pre-ordine :: dal 26 aprile all’11 maggio
LIMBO SESSION 1 :: NicoNote/Wang inc. :: Rizosfera NUKFM014 (presenti tre versioni differenti di booklet con vinile, cd e usb card) e NUKFM015 (con booklet+cd)
Ci sono suggestioni letterarie che arrivano da fonti molto lontane tra loro. C’è la poesia civile di Amelia Rosselli, le evocazioni beat di Lawrence Ferlinghetti, le dolenti immagini di un ‘lato oscuro’ del tropicalismo, quello solcato da Kamau Brathwaite in Limbo Session 1, lavoro discografico nato dall’incontro tra la cantante e performer NicoNote e il produttore Wang inc. Un incontro che si è sviluppato attraverso una serie di ‘session’ di registrazione dove il flusso delle parole si faceva, come nell’identità dei due artisti, improvvisazione, ricerca sul fonema, sull’espressione ‘inventata’ e sul suono sbagliato. Senza nulla concedere all’ ‘artificio’, NicoNote e Wang inc. esplorano le possibilità senza limiti del dialogo tra le ‘macchine’ e il cuore, riportando in superficie, frasi, suggestioni, echi e riverberi che arrivano a volte dal passato, altre sono proiezioni del futuro che ci aspetta. Ma è il ‘qui e ora’ a segnare questo lavoro che è una versione 2021 delle Limbo Sessions che NicoNote offriva ai frequentatori dello spazio intimo e liberato del ‘Morphine’, la stanza ‘segreta’ del Cocoricò dove la cantante ha fatto materializzare, per anni, i suoi desideri di un’arte capace di mettere in relazione quelli che Franco Battiato (che non a caso del Morphine è stato ospite) definisce ‘Mondi lontanissimi’. Tutto questo avviene in un sontuoso formato internazionale, quello delle produzioni del collettivo Rizosfera, che su vinile sempre accompagnato da un prezioso booklet, portano sulla scena gli immaginari del ‘suono in cui viviamo’.
Scrive NicoNote : “Con questo lavoro abbiamo voluto fissare un momento, un flusso emozionale capace di rappresentare quello che le Limbo Sessions sono diventate oggi, frutto di una lunga, instabile, stratificazione culturale. Come se l’album fosse il risultato di una successiva accumulazione di esperienze alle quali era arrivato il momento di dare forma. C’è, certo, la pratica dell’improvvisazione, che è il segno identitario del mio ‘fare musica’, ma c’è anche una riflessione profonda, una meditazione sull’utilizzo della parola, che mi ha portato alla scelta dei testi che compongono questa Limbo Session. Si tratta di frammenti letterari, liriche, che rievocano l’immaginario di poeti e poetesse a me cari, racconti che mi hanno accompagnato in questi anni e che il disco restituisce, come dichiarazione d’amore nei loro confronti. E’ un ‘corpo poetico’ in movimento, quello delle Limbo Sessions, nato su invito di Rizosfera, un invito a ‘codificare’ quello che non immaginavo fosse codificabile.”