Franco D’Andrea Octet
Con la sua capacità di assorbire le esperienze del Novecento storico (in particolar modo della Seconda Scuola di Vienna), fondendole alla musica africana e all’Avanguardismo Americano, Franco D’Andrea è considerato uno dei musicisti più importanti della scena contemporanea. Intervals I e Intervals II sono i due episodi del progetto, portato avanti con il suo Franco D’Andrea Octet, incentrato sulla particolare combinazione di intervalli o da singoli intervalli da cui scaturiscono improvvisazioni collettive, l’ottetto segue in modo estremamente rigoroso la logica intervallare trascinandoci in un unico mondo sonoro, coerente e unitario, capace di raccogliere la molteplicità di mondi visitati da Franco D’Andrea durante la sua lunga carriera. Notizie sulla data dell’Auditorium di Roma
Franco D’Andrea
sassofoni
Andrea Ayassot
clarinetto
Daniele D’Agaro
trombone
Mauro Ottolini
contrabbasso
Aldo Mella
batteria
Zeno De Rossi
chitarra elettrica
Enrico Terragnoli
elettronica
Luca Roccatagliati Dj Rocca
Franco D’Andrea
Franco D’Andrea inizia a suonare il pianoforte a 17 anni, avendo suonato in precedenza tromba e sax soprano. Nel 1963 ha inizio la sua attività professionale con il trombettista jazz Nunzio Rotondo alla Rai di Roma. Nel 1964 incide il suo primo disco con il sassofonista argentino Gato Barbieri, con il quale collabora per due anni. Nel 1968 forma con il batterista Franco Tonani ed il bassista Bruno Tommaso il Modern Art Trio. Dal 1972 al 1977 suona con il gruppo jazz rock Perigeo. Nel 1978 forma un quartetto chiamando come collaboratori il sassofonista Tino Tracanna, il bassista Attilio Zanchi ed il batterista Gianni Cazzola. Al gruppo si aggiungono nel 1986 il percussionista Luis Agudo, nel 1989 il percussionista Naco e il trombonista Glenn Ferris e nel 1991 il vibrafonista Saverio Tasca. All’inizio del 1993 dà vita ad un nuovo trio, Current Changes, col trombettista David Boato e Naco.
Il suo attuale quartetto comprende il sassofonista Andrea Ayassot, il bassista Aldo Mella ed il batterista Zeno de Rossi. È anche alla guida di una formazione allargata a 11 elementi, Eleven, composta, oltre che da D’Andrea, da Achille Succi, Aldo Mella, Alex Rolle, Andrea Ayassot, Diego Borotti, Giancarlo Giannini, Ivan Valentini, Marco Ricci, Massimo Greco (membro del Clan Greco) e Paolo Botti. Si esibisce anche in un trio composto con Mauro Ottolini al trombone Daniele D’Agaro al clarinetto.
D’Andrea ha inciso più di 200 dischi, tra altri duetti con musicisti di fama internazionale quali Lee Konitz, Phil Woods e Dave Liebman. Inoltre ha lavorato con Ernst Reijseger, Slide Hampton, Max Roach, Conte Candoli, Frank Rosolino, Pepper Adams, Johnny Griffin, Jean-Luc Ponty e tanti altri musicisti americani ed italiani.
Franco D’Andrea insegna all’Accademia nazionale del Jazz di Siena e dirige dal 2002 assieme a Ewald Kontschieder la Mitteleuropean Jazz Academy di Merano. Collabora inoltre con la Scuola Civica di Musica di Milano nell’ambito dei Civici Corsi Jazz.
L’Académie du Jazz de France gli ha conferito nel 2010 il premio “Prix du Musicien Européen”. Nel 2011 gli è stato assegnato l’Honorary Award agli Italian Jazz Awards – Luca Flores. Notevole la sua apertura alla cultura elettronica con il progetto Electric Tree, in cui il pianista condivide il palco con Andrea Ayassot, sassofonista, e Luca Roccatagliati, electronics (primo LP, Trio Music Vol. 1, 2015).