ECCEZIONALE ARTICOLO + RECENSIONE DI SECOND SIGHT (CLOCK DVA CD + LIBRO DI PAOLO BERTONI) A CURA DI ALDO CHIMENTI (ROCKERILLA, NUMERO DI OTTOBRE, LO TROVATE NELLE EDICOLE)
Scrive Aldo Chimenti:
Clock DVA: Il veggente e l’orologio di Aldo Chimenti (Rockerilla, Ottobre 2025)
“Ogni mossa sul campo di Adi Newton ha una sua ragion d’essere etico-estetica proiettata in avanti, chiamato ad esplorare paradigmi imperituri e linguaggi futuri. L’ultimo atto a firma Clock DVA è una sorta di lost album ritrovato, realizzato con l’intento di colmare un vuoto cronologico/creativo in capo alla terza fase artistica avviata negli anni Dieci del XXI secolo, periodo che sancì la rinascita del progetto dopo una lunga parentesi di latitanza e l’arrivo in organico del poliedrico Maurizio Tez Martinucci. Nelle pagine di Adi Newton: Second Sight, edizione in lingua inglese di Clock DVA/TAGC – Sogni sepolti (2022), il noto critico musicale Paolo Bertoni redige un’analisi accurata sulle opere di Adi Newton, incluse le imprese collaterali come The Anti Group/TAGC, Psychophysicist, ecc., e un breve capitolo sulla leggendaria band meteora The Future, nucleo dalle cui cellule nacquero Clock DVA e The Human League. Erano i pionieri della scena elettronica di Sheffield che, oltre ai Nostri, contava imprescindibili realtà seminali come Cabaret Voltaire e Vice Versa. Un vademecum filologico sulle attività musicali e relative fasi di una forza rivoluzionaria chiamata Clock DVA ad ossequio di quel A Clockwork Orange di kubrickiana memoria… Farò di conoscenza e di pensiero, il carismatico Adi si è distinto a pieno titolo sul fronte di una ricerca avanguardistica ad ampio spettro, dove il carattere polidimesionale del genio newtoniano si nutre di contenuti colti, tra riferimenti letterari e cinematografici, registri esoterici e squarci avveniristici, scienza e fantascienza, filosofia e cosmologia, tecnologia e psicoacustica… Nel corso della loro carriera i Clock DVA hanno elaborato un teorema virtuoso di musica e arti visive sempre più connotate d’un perfezionismo millimetrico ineccepibile, strategie di composizione che incitano ad elevare la soglia di percezione sinestetico-sensoriale. L’agile volume di Bertoni costituisce un’ottima guida per orientarsi nei complessi itinerari di questa straordinaria galassia musicale. A corollario le pregevoli interviste rilasciate da Adi e Tez.
Deputata a “catturare l’essenza sonica della terza fase”, la sezione musicale di Second Sight inanella 11 titoli in tutto fra rarità, inediti e versioni alternative coerenti con lo spirito del compendio, un atto obbligato che i nostri indomiti ricercatori di mondi paralleli collocano in un segmento spaziotemporale pre-Noesis, il capolavoro del 2023. Cosparsa di temi vocali trasfigurati, la grafia matematica, eppur epico-solenne, di Endless apre le danze di una festa cinematica nelle alte sfere del cosmo. Squarci d’irradiazioni elettrodinamiche che inoculano cariche di energie fisico-cerebrali nei codici algebrici di The Konstructor, Re_ Rayonist, Kabaret 13_Zvukopis_RMX e Re_Aketechton, dove pulsanti linee di figure computerizzate e zampilli di beat metronomici scatenano eventi armonico-vibrazionali incomparabili, altresì alimentati da ellissi di frequenze mercuriali e passaggi canori da sondare fra le righe. Nella prismatica Neoteric la voce cavernosa di Adi torna a dispensare enigmi narrativi che fanno da contraltare lirico ai battiti chirurgici dell’intreccio ritmico e alle glaciali onde orbitanti che fluttuano sullo sfondo. Se le immersive Sentinel e Immission muovono flussi di drone allogeni e ologrammi di riti astrali prossimi venturi, l’ipnotica Re_Anma pullula di sequenze gravitazionali fatte pietre sichere e atomi di cristallo, mentre le ‘noetiche’ The Simulacra e Drive The Exotic Non-Essentials (titoli esclusivi dal CD di Noesis) agitano cellule neuronali che innescano fitte d’adrenalina e sussulti d’oscuro piacere onirico. Immensi.“


