Neural n. 70 (Autunno 2022) :: Bella Recensione di XIII Rumori Santi di Giuseppe Cordaro (recensore Aurelio Cianciotta)
Undici melanconiche, evocative ed atmosferiche tracce, per una durata complessiva di 45 minuti, disponibili in un’uscita che comprende una cassetta e il download digitale dei file audio tramite un supporto USB, produzioni che si devono all’ecologista e scultore del suono Giuseppe Cordaro, che vanno ad arricchire il già denso catalogo di NUKFM, etichetta curata dal collettivo Rizosfera, un’associazione culturale che ha avuto fra i suoi collaboratori artisti come Obsolete Capitalism e Network Ensemble, vantando uscite con personaggi iconici dello show-business musicale quali Adi Newton, Howie B e Mark Stewart. Nell’elegante progetto trovano spazio anche alcuni contributi della recentemente scomparsa Mira Calix, di Michael Vallera e di Akira Rabelais, nonché le illustrazioni di Giuseppe La Spada, mentre l’artwork della copertina è a cura di Gabriele Fantuzzi di Delicatessen Design. È il nono album per Giuseppe Cordaro, artista sempre attento alla ricerca sonora e allo studio delle nuove tecnologie, che si è specializzato nella ricerca sul paesaggio sonoro e in particolare sulla fonosfera, campo di studio acustico che viene messo con competenza in relazione all’ecologia sonora. In XIII Rumori Santi l’ispirazione prende le mosse dalla storica conferenza Le Tredici Notti Sante, tenuta ad Hannover il 26 dicembre 1911 dal teorico dell’antroposofia Rudolf Steiner, un evento che successivamente ha dato vita ad un omonimo libro. Ognuna delle tredici notti sante di Steiner ha un significato inerente allo scorrere del tempo, poiché ogni giorno corrisponde ad un mese passato e la tredicesima notte coincide con l’Epifania, giorno dedicato alla sintesi, nel quale – finalmente – ciò che era nascosto può ora manifestarsi. Se ”possente è in verità il suono che può parlare a noi”, se siamo in grado di comprenderlo, Cordaro si è attenuto all’essenziale e a quello che conosce bene, dando vita durante il periodo pandemico dal 24 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, a meditazioni invero assai contemporanee, a volte spirituali e quietiste, in altre occasioni pervase da un approccio più ambientale e celebrativo ma anche – in alcuni passaggi – alimentando sequenze di grande vitalità e tensione. Dalle tredici meditazioni spirituali ha ricavato nove toni, un interludio e una coda, per un totale di undici brani che si propongono di indagare la coscienza interiore e la dimensione più evocativa del suono. Svincolando il progetto dalle sue stesse fonti ispiratrici è anche interessante una lettura più “tecnica” delle trame di questi rumori santi, che comunque ci parlano di isolamento, di pandemia e dedizione alla manipolazione dei suoni, alimentando intrecci oscuri e materici che catturano magicamente ad un ascolto comunque sensibile e riflessivo.
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