17 Maggio 2023 : Politecnico di Torino : Hackathon transmediale con Rizosfera e Officine Schwartz : Aula 81 : Corso Transmedia :: dalle 10 alle 14.30
L’insegnamento di Transmedia, corso di laurea in Ingegneria del cinema e dei mezzi di comunicazione del Politecnico di Torino, organizza in collaborazione con Rizosfera e Officine Schwartz un hackathon didattico per lo sviluppo di narrazioni transmediali dedicate alle Officine Schwartz.
TEMA HACKATHON TRANSMEDIALE RIZOSFERA / OFFICINE SCHWARTZ: MUSICA INDUSTRIALE E CULTURA OPERAIA
La musica Industriale, intesa come genere musicale nato in ambito punk/post-punk/sperimentale, e la cultura operaia, intesa nella sua accezione più ampia, sono un binomio indissolubile almeno dal tardo ‘900, in particolare dagli anni 80 del XX secolo. La cultura operaia è tutto ciò che il mondo operaio ha prodotto in ambito espressivo dal XVIII fino al XXI secolo, comprese le sue forme di visibilità politico-organizzativa, la sua forma di trascendenza più coerente – l’umanesimo marxista – e i suoi stili di esistenza legati agli ambienti urbani in cui è fiorita. La musica Industriale nasce invece nel periodo ‘crepuscolare’ di tale cultura, cioè sul finire degli anni 70 del ‘900, ed è legata ad ambiti di espressione culturale antagonista sorti in ambito giovanile. Questo milieu di artisti provenienti dal mondo della classe operaia ma interessati al rifiuto del modo di produzione capitalistico e della sua totalizzazione città-fabbrica, si esprimono attraverso un riutilizzo creativo dei ‘rifiuti’ industriali. I musicisti ‘industriali’ traggono infatti le proprie fonti sonore non più dalla tradizione musicale strumentale occidentale ma dal riutilizzo percussivo di scarti industriali quali bidoni, lastre, mazze e altri accessori ferrosi che vanno a comporre una nuova orchestrabilità di rumori e timbri nella quale non esiste più la melodia ma solo il ritmo. In ambito italiano, il gruppo più rappresentativo di tale intersezione tra cultura operaia e musica industriale sono state le Officine Schwartz di cui l’Hackathon di Rizosfera e Politecnico celebrano il quarantennale (1983-2023).
Che cos’è un hackathon?
Un evento intensivo in cui gruppi di lavoro interdisciplinari lavorano in modo serrato per sviluppare un progetto. Al termine dell’evento i gruppi di lavoro presentano il loro progetto e viene decretato il vincitore. Il nostro hackathon si svolgerà nell’arco di 4 ore.
Quando?
Mercoledì 17 maggio dalle 10 alle 14.30
Dove?
Aula 8I Politecnico di Torino
Cosa avverrà?
L’editore polimediale Rizosfera, in occasione delle celebrazioni per il quarantennale delle Officine Schwartz, storica realtà della scena musicale industriale italiana, aprirà il suo archivio mediale alla creatività delle studentesse e degli studenti del corso di Transmedia. Il 17 maggio, dalle 10 alle 14.30, presso l’aula 8I del Politecnico di Torino si svolgerà, infatti, un laboratorio didattico nella forma di un hackathon, in cui Rizosfera metterà a disposizione video, brani, testi e immagini che ripercorrono la carriera e le opere delle Officine Schwartz. Studentesse e studenti, suddivisi in gruppi di lavoro, useranno i materiali d’archivio per realizzare brevi narrazioni transmediali (videoclip, webdoc, micrometraggi…) su un tema a loro scelta (un brano, uno strumento, un luogo…), legato alle Officine Schwartz, e utilizzando il software Klynt.
Osvaldo Arioldi, fondatore delle Officine Schwartz, sarà presente in aula per introdurre l’evento e dialogare con gli studenti.
Cosa si produrrà durante l’hackathon?
I gruppi di lavoro dovranno realizzare narrazioni transmediali brevi, sviluppate attraverso il software per il montaggio interattivo Klynt. Il formato e il genere sono a discrezione del singolo gruppo di lavoro: webdoc, videoclip, micrometraggio transmediale. Il filo conduttore tematico è a discrezione del singolo gruppo di lavoro: uno strumento, un evento, un personaggio, un luogo… Per essere considerate transmediali, le opere dovranno sviluppare una micronarrazione usando in modo complementare e coordinato tre contenuti a scelta tra i testi, le immagini, i video e i brani messi a disposizione da Rizosfera.
Cosa si vince?
Il gruppo vincitore riceverà in premio, da Rizosfera una copia dell’opera polimediale “Industrial Blues” e il concept vincitore verrà presentato nel corso della serata del 17/05 allo Ziggy Club di Torino.
La partecipazione all’hackathon consentirà a studentesse e studenti di ottenere un credito di laboratorio per l’esame del corso di Transmedia.
Dopo l’hackathon cosa accade ai concept?
I concept rimangono di proprietà dei gruppi di lavoro, che possono includerli nel loro portfolio. L’hackathon ha un obiettivo didattico. I gruppi di lavoro non potranno distribuire le loro opere senza il permesso dei detentori dei diritti dei materiali messi a disposizione. I lavori realizzati dai gruppi di lavoro non saranno utilizzati al di fuori del corso, se non previo accordo tra autrici e autori delle opere e detentori dei diritti dei contenuti utilizzati.
Hackathon Digital Streaming: da quando è disponibile?
Una settimana prima dell’Hackathon, mercoledì 10 maggio, Rizosfera invierà a ciascuno dei partecipanti una serie di mail con le credenziali per accedere temporaneamente alla piattaforma digitale RizoStream per usufruire delle quattro opere di Osvaldo Schwartz e Officine Schwartz oggetto dell’hackathon. Ogni singola mail inviata conterrà esclusivamente un codice RizoStream, strettamente personale, per poter usufruire in streaming una determinata opera polimediale. Le opere prescelte per l’hacktahon sono le seguenti: 1) Industrial Blues 2) Opificio 3) Remanium Dentaurum 4) Ferro Dolce.
Ospiti relatori:
- Osvaldo Arioldi (Officine Schwartz)
- Paolo Davoli (Rizosfera Italia)
- Andrea Corsini (RS1 / Rizosfera UK)
Officine Schwartz
Le Officine Schwartz sono sorte nel 1983, fondate da Osvaldo Arioldi Schwartz, come ricerca su suono ed estetica della “civiltà industriale”. Fin da subito il gruppo ha saputo ritagliarsi un posto singolare nella scena musicale alternativa italiana, oltre che per l’originalità dei soggetti e dei colori proposti, per le prime sperimentazioni multimediali che vedevano riunite in un’unica performance musica, video, danza e teatro. Le Officine Schwartz utilizzano, oltre a strumenti tradizionali ed elettronica, una strumentazione auto-costruita recuperando, forgiando ed intonando metalli e residui del mondo del lavoro, come bidoni, tubolari, laminati, grosse molle da sospensione, un’arpa costruita su un telaio da bicicletta e altri cordofoni.
Rizosfera – https://rizosfera.org
Rizosfera è un’associazione culturale e casa editrice che pubblica principalmente su piattaforme digitali con licenza Creative Commons. Le sue tre collane editoriali sono: I forti dell’avvenire, Rizonomia e OCFP mentre in ambito sonoro produce ibridi sorprendenti tra forma-libro e forma-disco, che definisce USO – Unidentified Sonic Objects / oggetti sonori non identificati – tramite due collane dedicate: NUKFM curata dal collettivo Obsolete Capitalism e ARMComm Europe curata con Adi Newton (Clock DVA e TAGC/The Anti Group). Le propulsioni rizosferiche si possono seguire online sul sito Rizosfera.org mentre le accelerazioni rizosoniche si possono ascoltare sulla piattaforma indipendente RizoStream.
In conclusione della giornata, ci sarà la presentazione ufficiale di INDUSTRIAL BLUES di Osvaldo Schwartz (Rizosfera-Nukfm) presso lo Ziggy Club di Torino con un LIVE SOUNDTRACK di Osvaldo Schwartz ed Emiliana Voltarel sul docu-film di A VAPORE, poi presentazione del documentario / in the making of Industrial Blues, a cura di Domenico Morreale. Dalle 21.30 del 17 maggio 2023.