Mark Stewart

Mark Stewart

musicista

Mark Stewart è un artista, cantante, produttore e cantautore di Bristol. Come membro fondatore del Pop Group e come solista, Stewart è rimasto una figura anarchica e pionieristica fin dall’era punk, una costante fonte di discordanza tra le frontiere del post-punk, del dub, della musica industriale ed elettronica.
In un corpus di opere guidate da una forma esplosiva di lirismo e ispirate alla politica radicale, ai movimenti di protesta, alla teoria, alla filosofia, alla tecnologia, all’arte e alla poesia, Stewart ha coltivato senza timore una collisione rivelatrice di idee, ideali e influenze nel corso di una carriera indiscutibilmente rivoluzionaria e sediziosa.
Spinto dagli incentivi fai-da-te del punk, Stewart ha dato vita al Pop Group nel 1977, producendo in seguito alcune delle musiche più originali e combattive dell’era post-punk e contemporanea. Dal 1977 al 1980 Stewart è stato alla guida di un gruppo che ha completamente abbandonato il formalismo del punk per qualcosa di molto più grande. Producendo inni epifanici e incontenibili, tra cui She Is Beyond Good & Evil e We Are All Prostitutes, entrambi del 1979, nonché album magistrali e seminali, tra cui Y del 1979 e For How Much Longer Do We Tolerate Mass Murder del 1980, il Pop Group accese il potenziale estetico rivoluzionario del post-punk.
L’impatto di questa prima incarnazione ha lasciato un’eredità immensamente significativa, portando infine alla riformazione del gruppo nel 2010. Con il raffinato ritorno Citizen Zombie del 2015 e l’audace svolta a sinistra Honeymoon On Mars del 2016, il gruppo ha rinnovato con forza la propria rilevanza, dimostrandosi incendiario come sempre. Stewart continua a svolgere un ruolo cruciale nella missione continua della band, che è proseguita a ritmo serrato con tournée in tutto il mondo e con la ristampa per il 40° anniversario di Y nel 2019 e l’acclamata pubblicazione di Y in Dub nel 2021.
Per quanto riguarda la carriera solista di Stewart, la storia inizia nel 1980, con l’esposizione di Stewart ai suoni che aveva sentito durante una visita a New York lo stesso anno. Lo scratching virtuosistico e il primo hip hop propagato da Kool DJ Red Alert di Kiss FM, insieme all’impatto di un battipalo in un cantiere edile in cui Stewart si imbatté per caso, furono sufficienti a incoraggiare il suo passo successivo visionario. Nel 1982 Stewart consolida questi incontri in possibilità coerenti, formando un gruppo chiamato The Maffia e legandosi al produttore Adrian Sherwood e alla sua etichetta all’avanguardia On-U Sound.
Insieme a un cast di turnisti, inizialmente composto da membri di African Head Charge, Creation Rebel e Dub Syndicate, e in seguito da Doug Wimbish, Keith LeBlanc e Skip McDonald (l’ex sezione ritmica della Sugarhill Gang), Stewart & The Maffia realizzano un’abrasiva confettura di dub reggae, hip hop e rumore industriale che è sconvolgente, sismica e completamente in anticipo sui tempi. Con una versione iconica dell’omonimo poema antico di William Blake, Stewart & The Maffia pubblicano nel 1982 l’EP Jerusalem, seguito rapidamente dall’LP di culto Learning To Cope With Cowardice del 1983. Stewart passa poi alla Mute Records nel 1985 per il feroce militante proto-industriale As The Veneer of Democracy Starts to Fade e le successive apparizioni con l’etichetta continuano ad aprire nuovi orizzonti, da Mark Stewart del 1987 a Metatron del 1990 e Control Data del 1995.
Stewart ha continuato a tracciare un percorso individuale e assolutamente privo di compromessi fino al millennio e oltre, con una serie di materiali solisti che comprendono Edit, The Politics of Envy, The Exorcism of Envy ed Experiments. Mantenendo la sua energia vociferante e la sua posizione di sfida, ma avanzando, come sempre, in territori sconosciuti, questo lavoro porta con sé tutte le tracce del rigore e del modernismo duraturi di Stewart, Una forza esplorativa rafforzata da una serie di collaboratori e discendenti artistici leggendari, tra cui Primal Scream, Keith Levene (Public Image Ltd / The Clash), Richard Hell, Kenneth Anger, Daddy G (Massive Attack), Lee ‘Scratch’ Perry, The Bug, Kahn (Kahn & Neek, Young Echo) e Factory Floor.
Tra i suoi impegni nel Pop Group, per tutti gli anni 2010 Stewart è rimasto selettivamente attivo. Negli ultimi anni ha contribuito da solo alle compilation di On-U Sound Pay It All Back Vol. 7 (2019) e Pay It All Back Vol. 8 (2022), rispettivamente con i brani Favour e Storm Crow. Stewart si è concentrato prevalentemente sulle collaborazioni. Nel 2019 Stewart ha guidato il singolo collaborativo A Very British Coup – una risposta alla Brexit che ha visto la partecipazione di Jah Wobble (Public Image Ltd), Youth (Killing Joke), Keith Levene, Richard Dudanski (Public Image Ltd) e Andrew Weatherall, e nel 2020 ha partecipato a un’uscita di due tracce con il collettivo italiano Obsolete Capitalism intitolata Chaos Variation IV. Seguono altre collaborazioni, come Mondo Decay del 2021 e Stealth Empire In Dub del progetto collaterale Nun Gun di Algiers.
Nel 2022, Stewart pubblica VS, un nuovo progetto discografico in cui ogni brano vede la partecipazione di un diverso collaboratore. L’album include partecipazioni di artisti del calibro di Lee ‘Scratch’ Perry, Stephen Mallinder (Cabaret Voltaire), Patrick Codenys dei Front 242, Mike Watt (Minutemen), Mika Vainio dei Pan Sonic, Eric Random, KK Null, Consolidated e altri.
Stewart continua a esercitare un impatto inestimabile su un’ampia gamma di artisti e scene successive. Il suo lavoro è stato riconosciuto e celebrato come fonte di ispirazione vitale da artisti del calibro di Nick Cave, Trent Reznor (Nine Inch Nails), James Murphy (LCD Soundsystem), Tricky, Massive Attack, St Vincent e innumerevoli altri, mentre il suo occhio per l’estremo non ortodosso ha istigato una miriade di nuove evoluzioni, dando forma a industrial, trip-hop, noise-hop, dance-punk e a molte altre concezioni successive.
Grazie a un desiderio deciso e implacabile di confrontarsi, decostruire e rifare, Stewart è diventato uno dei luminari più influenti e lungimiranti del post-punk, o di qualsiasi altra forma di musica. Un artista spesso imitato ma mai superato.

Tristemente ci ha raggiunto la notizia che Mark Stewart è morto il 21 aprile 2023, all’età di 62 anni.