EXHIBITION ‘I DON’T WANT TO GO BACK HOME’ – ZAFER ARACAGOK ET ALII

EXHIBITION ‘I DON’T WANT TO GO BACK HOME’ – ZAFER ARACAGOK ET ALII

Feshane avedut Cad., Eyüpsultan, İstanbul, Türkiye 24 Giugno 2023 » 3 Settembre 2023

Zafer Aragacok scrive: “L’inaugurazione della mostra collettiva (indirizzo Feshane, Yavedut Cad., Eyüpsultan, İstanbul, Türkiye) che si basa sul mio primo libro «I don’t want to go back home» pubblicato 30 anni or sono coincide sia con la pubblicazione del mio ultimo libro «RITIM-H İÇ-HAYAT» ( Non-Rhythm-Life: Notes on Neanderthal Capitalism) sia con il mio compleanno nelle date del 22 giugno e 23 giugno. Grazie infinite a tutti.”

La mostra “Eve Dönmek İstemiyorum“: basata sul racconto sperimentale di Zafer Aracagök “I Don’t Want to Back Home” (1995), la mostra collettiva omonima si inaugura oggi alla Feshane di Istanbul. Curata da Ahmet Ergenç, la mostra si concentra su temi e posizioni critiche contemporanee come la casa, il nido, l’identità, l’abbandono, la nomadizzazione, la mancanza di casa, l’assenza di appartenenza, la crisi e la liberazione.
Nella sua narrazione, Aracagök prende come punto di partenza la questione del “ritorno a casa”, uno dei temi fondanti della letteratura, e riflette sui significati del non ritorno a casa, del viaggio, della metamorfosi, dell’abbandono dei territori familiari e del diventare un “nomade” sia fisicamente che intellettualmente. Il ritorno a casa è un leitmotiv critico in molte narrazioni. L’eroe si propone di “tornare a casa un giorno”, come Odisseo. Ma cosa succede se l’eroe in partenza si rifiuta di tornare a casa? E se non ci fosse una casa a cui tornare? Se quella che viene chiamata casa è una finzione da cui fuggire? Lasciare la casa significa lasciare la grande narrazione in cui si è nati (la casa, la storia, l’ideologia ufficiale, l’identità, le posizioni di soggetto date, ecc.) e comporta un’assenza di radici, un’assenza di terreno, un’assenza di radici che è anche l’inizio della “modernità”. Il linguaggio ha un posto speciale in questo movimento di allontanamento dalla casa: Il linguaggio è la casa dell’essere e della Legge, quindi per un abbandono e una liberazione è necessario lasciare il linguaggio come lo conosciamo, magari iniziando a parlare in una lingua “barbara” che distorcerebbe il significato.

.  Iscriviti alla nostra newsletter

Se sei interessato a questi contenuti e vuoi rimanere aggiornato sulle nuovo produzioni di Rizosfera, gli eventi organizzati e tante altre informazioni puoi iscriverti alla nostra newsletter e ti invieremo di tanto in tanto una email con un riepilogo delle ultime novità che potresti esserti perso.

. Scopri l'autore