CLOCK DVA + PAOLO BERTONI :: ECCELLENTE RECENSIONE DI SECOND SIGHT A CURA DI STEFANO BIANCHI (BLOW UP NUMERO OTTOBRE 2025)
ADI E TEZ
Clock DVA
Second Sight • CD + Paolo Bertoni book Rizosfera • 11t-69:45
EXT Vol.1 • LP+CD Rizosfera • 7t-51:57
La seconda giovinezza di Adi Newton non conosce tregua grazie anche e soprattutto ai ragazzi dell’italianissima Rizosfera, che hanno preso come impegno quasi vitale la messa in ordine e pubblicazione del catalogo nuovo e/o disperso del musicista inglese ormai da tempo artisticamente legato a Maurizio “Tez” Martinucci. Ecco allora che arriva “Second Sight”, annunciato ma mai materializzato “album perduto” con la musica realizzata dai Clock DVA nel corso degli anni ’10 e non ancora pubblicata integralmente. Ci troviamo innanzi tutto due pezzi inediti; il primo è il semistrumentale Arketechton, eseguito dal vivo anni fa, poi accantonato e adesso recuperato e rimesso a nuovo come RE_Arketechton, sorta di pocket calculator sound pacato e ambientale; il secondo è Amna (adesso RE_Amna), cover dei Pragma che Adi e Tez hanno praticamente adottato e ci riporta direttamente ai tempi magnifici di “Buried Dreams”: elettronica che crea un formidabile stridore tra i ritmi che avanzano glaciali, le tastiere che guizzano e svolazzano cercando vita e la recita impassibile di Adi che copre tutto come un sudario. Sulla stessa linea anche RE_Rayonist, insieme più febbrile ed enigmatico di Amna, apparso su una compilation americana e tratto dall’album “Clock 2” del 2014 (pubblicato nel 2014 come memory stick e l’anno dopo come CD), e una nuova versione dance di Kabaret13_Zvukopis_RMX, curiosa variabile che parte techno e approda house. Infine tracce sparse in arrivo dai due EP Clock 2 (2015) e Neoteric (2016), dall’album “Noesis” (2023) e altro: la bellissima Endlessche riporta ancora a “Buried Dreams” e la fratturata The Konstructor in cui forse si abusa un po’ di autotune, quindi Neoteric e Drive The Exotic Non-Essentials che vanno di pressante schizoide dance, l’incombente Sentinel e la solenne e misterica Immission che si aprono come ambient isolazionista e poi avanzano progressivamente verso la consueta gloria, la distesa oceanica e spaziale di The Simulacra, perfetta colonna sonora per la lettura del capolavoro di Philip K. Dick. L’edizione del CD comprende anche l’adattamento/revisione del nostro Director’s Cut che Paolo Bertoni ha scritto sui Clock DVA e che per l’occasione è stato tradotto in inglese, motivo d’orgoglio per Paolo e di riflesso per tutti noi: un box imperdibile per suoni e parole, da posizionare tra le cose migliori in assoluto del marchio Clock DVA. [8,3] Contemporaneamente Rizosfera pubblica anche “EXT Vol. 1”, ristampa in vinile + CD del CD pubblicato lo scorso anno (BUR313). Non molto da aggiungere rispetto alla vecchia recensione oltre ad applaudire la splendida veste grafica: si tratta di registrazioni del 2016 fatte dai due musicisti negli Elektromnusikstudion EMS di Stoccolma con sintetizzatori modulari (Buchla 200, Serge), il disco è interamente strumentale e sviluppa una serie di soundtrack improvisate dall’accentuato carattere space ora esplorativo, ora bucolico, ora psichedelico (Thinking Mirrors, Falling Star, Second Window), che sanno convergere forza gravitazionale da universi alieni (sentite i suoni che si fanno voce atterrente nella magnifica Pharma-ceutics o il profondissimo buco nero di The Black Corridor) o pagano dazio alla storia della sigla (la techno aliena di Time Whirlpools) fino alla chiusa di Meridians, distesa ambientale che si apre allo spazio profondo accogliente e, una volta tanto, senza porre minacce. [8,2] Stefano I. Bianchi


